Un passo avanti davvero enorme per le donne del Paese
Il 25 ottobre il Cile ha deciso di sostituire la sua costituzione, ultima eredità della dittatura del generale Augusto Pinochet, con la prima costituzione al mondo che sarà scritta in forma paritaria, cioè da un’assemblea costituente formata per metà da uomini e per metà da donne.
La nuova assemblea, composta da 155 persone, sarà eletta l’11 aprile 2021 e avrà un anno per presentare il nuovo testo. Sembra assurdo che nel 2020 non ci sia una costituzione paritaria al mondo. Per questo motivo è un passo avanti enorme per le cilene, che oggi rappresentano solo il 20 per cento del parlamento, e per le donne di tutto il mondo.
L’intenzione del movimento femminista è quella di avere una costituzione che preveda l’uguaglianza totale tra uomini e donne e corregga alcune ingiustizie storiche. Pensate che fino a poche settimane fa le donne non potevano sposarsi prima che fossero passati almeno 270 giorni dal divorzio o dalla morte del marito, per evitare dubbi sulla paternità dei figli e che solo tre anni fa è stato introdotto l'aborto terapeutico.
La vittoria del movimento femminista nel referendum sulla nuova costituzione è la chiusura perfetta di un ciclo cominciato negli anni ottanta, quando le donne di varie correnti si opposero al regime di Pinochet e si unirono in un movimento chiamato Mujeres por la democracia, manifestando nelle piazze in silenzio e sfidando gli idranti della polizia.