Nel nostro Paese le donne hanno votato per la prima volta nel 1946 (solo 74 anni fa), e se vi sembra tardi pensate che in Svizzera il suffragio femminile si è raggiunto soltanto nel 1971 e in Arabia Saudita nel 2015, e molta strada è ancora da fare.
Curiosità del settore
IN PRIMIS LA NUOVA ZELANDA
Il primo posto della classifica mondiale dei Paesi che hanno ammesso il voto alle donne è occupato dalla Nuova Zelanda, qui il suffragio femminile è realtà dal 19 settembre 1893. L’estensione del voto venne concessa grazie alle battaglie delle suffragette kiwi capeggiate da Kate Sheppard. A questa donna è dedicata la banconota da 10 dollari neozelandesi.
AL VOTO SENZA ROSSETTO
Dopo aver ammesso il suffragio femminile nel 1945, i pregiudizi sul voto alle donne tra gli italiani erano ancora molti. Basti pensare che, in occasione del referendum tra monarchia e repubblica, su un articolo del 2 giugno del 1946 il Corriere della Sera invitava le donne a recarsi al seggio elettorale “senza rossetto sulle labbra”. Ma perchè?????? Il rossetto avrebbe potuto macchiare la scheda e quindi rende il voto nullo. L’articolo poi suggeriva poi alle donne di applicare il rossetto dopo aver votato, fuori dal seggio!
DONNA A CAPO DI UNO STATO
Oggi vedere una donna a capo di uno Stato è una cosa piuttosto normale, ma non è stato sempre così. Pochi sanno che la prima donna ad essere eletta premier non fu in Europa bensì in Sri Lanka: era il 20 luglio 1960 e fu Sirimavo Bandaranaike, che governò il Paese dal 160 al 1965 e poi ancora dal 1970 al 1975.